Polizze miste : cosa sono e guida ai dettagli

Le polizze assicurative miste sono un particolare tipo di polizze molto in voga negli ultimi tempi. Si tratta di polizze vita in cui l’assicurazione si impegna a pagare una determinata cifra all’assicurato sia in caso di sopravvivenza dello stesso alla data di scadenza pattuita sia di pagare una determinata cifra agli eredi o alle persone designate, in caso di morte dell’assicurato prima della data pattuita dal contratto di assicurazione.

Quindi si tratta di una polizza caso vita (quindi di una rendita-risparmio) collegata ad alcune garanzie rivolte ad assicurare una certa tranquillità economica ai familiari dell’assicurato o all’assicurato stesso se ancora in vita al momento della fine del contratto (parte assicurazione-rischio).

Calcolo premio e liquidazione

A seconda di quanto stipulato al momento della firma del contratto di assicurazione quindi il premio versato conterrà una quota destinata al pagamento della polizza vita stipulata, un’altra quota destinata alla copertura di forme di garanzie complementari che possono comprendere malattia e/o invalidità e/o infortunio.

Il capitale maturato con la polizza vita potrà essere liquidato alla fine del contratto. Esistono due diverse modalità di liquidazione:

  • la liquidazione sotto forma di rendita vitalizia (proporzionale ai premi versati ed all’età dell’assicurato)
  • la liquidazione sotto forma di capitale intero alla scadenza della polizza. In questo caso specifico l’assicurato avrà la possibilità di continuare a versare i premi e posticipare il momento della liquidazione.
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Tipologie polizze miste

Le polizze miste si distinguono in:

  • ordinarie con pagamento unico iniziale
  • le polizze miste a termine fisso
  • le polizze semimiste.

Nelle polizze miste ordinarie con pagamento unico iniziale l’assicurazione si impegna a pagare un determinato capitale all’assicurato, se in vita al momento della scadenza contrattuale, o alla persona beneficiaria in caso di morte anticipata dell’assicurato stesso.

Nelle polizze miste a termine fisso l’assicurazione si impegna al pagamento, entro il termine prefissato dal contratto, del capitale pattuito all’assicurato, se questo risulta ancora in vita, o al beneficiario in caso contrario; nel caso di morte dell’assicurato, l’assicuratore non ha diritto a percepire i premi annui convenuti e non ancora scaduti.

Nelle polizze semimiste l’assicurazione corrisponderá al beneficiario il 50% del capitale al momento del decesso dell’assicurato e l’ulteriore 50% al termine del differimento.

Polizza caso morte: cos’è, guida ai dettagli

Le Assicurazione Caso Morte sono un tipo si assicurazione sulla vita in cui la compagnia assicurativa si impegna a pagare agli eredi, o alle persone designate, una determinata cifra alla morte dell’assicurato.

E’ chiaro che il fine principale di questo tipo di polizza è quello di garantire un capitale certo alle persone beneficiarie designate dall’assicurato, in caso di morte dello stesso.

Tipologie polizze caso morte

Le polizze caso morte si distinguono a loro volta in :

  • polizze vita intera
  • polizze temporanea

Nelle polizze caso morte vita intera il versamento delle somme determinate avverrà in tutti i casi alla morte dell’assicurato.

Nelle polizze caso morte temporanee le compagnie di assicurazione si impegnano a versare una determinata cifra solo nel caso la persona assicurata muoia durante il periodo concordato dalla polizza.

Premio assicurativo

Per quanto riguarda il pagamento dei premi per le assicurazioni caso morte a vita intera, questi possono prevedere un versamento a:

  • premio unico
  • premio unico ricorrente
  • premio annuo costante
  • premio annuo rivalutabile.

Il premio da corrispondere alla compagnia di assicurazioni è composto da una quota destinata a coprire il rischio di morte dell’assicurato ed un’altra quota destinata all’accumulo del capitale (chiamato anche premio di risparmio).

Qualora si verifichi la morte dell’assicurato è indispensabile che la notizia venga comunicata tempestivamente alla compagnia di assicurazioni che necessiterà anche di una serie di documenti, tra i quali il certificato di morte, lo stato di famiglia e il testamento (se esistente).

Nel caso di polizze vita caso morte temporanee il premio puó essere corrisposto su :

  • base annuale
  • semestrale
  • trimestrale
  • mensile.
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Calcolo in caso vita/decesso

A fronte del premio, in caso di morte dell’assicurato, l’assicurazione si impegna a liquidare, al beneficiario il capitale assicurato. Se la persona assicurata muore entro la data di scadenza del contratto assicurativo, la compagnia assicurativa liquiderà al beneficiario il capitale assicurato.

Se l’assicurato è ancora in vita al momento della scadenza del contratto esiste la possibilità di rinnovare il contratto, ovviamente non alle stesse condizioni iniziali. Infatti la persona assicurata non potrà più usufruire delle condizioni offerte al momento della prima stipula a causa della maggiore età, perciò il contratto di assicurazione andrà ristipulato in base alle tabelle di rivalutazione. La conseguenza sarà che il premio si alzerà con l’aumentare dell’età. E’ bene sottolineare il fatto che questo tipo di polizze sono a fondo perduto, nel senso che, se l’evento morte non si verifica durante il periodo contrattato, i premi corrisposti andranno perduti (cioè acquisiti dalla compagnia) senza nulla dover corrispondere all’assicurato ancora in vita.

Di solito questo tipo di polizze, anche chiamate a Puro Rischio, vengono stipulate da chi sottoscrive un mutuo ed ha figli a carico.

Le Polizze vita possono essere inoltre a:

  • capitale e premio costante, dove premio pagato dall’assicurato ed eventuale liquidazione rimangono invariati nel tempo
  • indicizzate, in cui sia capitale che premio sono crescenti e collegati all’indice Istat (il valore della polizza segue perciò l’andamento del costo della vita)
  • capitale decrescente, dove il valore del premio pagato e della polizza scende nel tempo (di solito queste polizze si sottoscrivono insieme alla sottoscrizione di un mutuo, perciò il premio pagato e l’eventuale liquidazione da parte della compagnia diminuiscono al diminuire dei capitali residui da pagare).

Polizza caso vita: cos’è, guida ai dettagli

L’assicurazione caso vita è un particolare contratto facente parte dell’assicurazione vita in cui la compagnia assicuratrice, in caso di sopravvivenza dell’assicurato al momento stabilito contrattualmente, si impegna a pagare un capitale o una rendita a fronte di un premio pagato antecedentemente.

Di cosa si tratta:

Non si tratta però di un’assicurazione nel senso stretto della parola, in quanto non esiste in questo caso la garanzia della copertura nei confronti di un rischio prevedibile. Si tratta infatti più propriamente di una forma di risparmio. Le polizze vita che prevedono il caso vita possono essere più facilmente inquadrate come strumenti di previdenza complementare, infatti rappresentano una forma di pensione integrativa dato che, in caso di vita dell’assicurato al momento della conclusione del contratto, offrono un reddito complementare alla pensione pubblica.

Quanto dura la polizza caso vita:

La durata di questo tipo di contratto può essere definito al momento della stipula. Nel caso di morte dell’assicurato i premi versati verranno rivalutati e versati ai beneficiari indicati in polizza o agli eredi legittimi.

Se, al termine del contratto, si sceglie di usufruire della rendita vitalizia piuttosto che l’erogazione del capitale in un’unica soluzione, il rischio della longevità del cliente graverà interamente sull’assicurazione.

Tipologia di rendita:

Esistono due forme di rendita:

  • la rendita immediata (che prevede il pagamento del premio in un’unica soluzione)
  • la rendita differita (che prevede che i premi vengano versati nell’ambito di un lasso di tempo predefinito al termine del quale verrà poi corrisposto un vitalizio).

In caso di morte dell’assicurato, questo tipo di polizze prevede la reversibilità della rendita nei confronti del beneficiario indicato in polizza o degli eredi legittimi.

Polizze caso vita : come sceglierle

Ripetiamo che le polizze vita che prevedono il caso vita possono essere considerate come una vera e propria forma di risparmio in cui il capitale versato viene rivalutato a seconda dei risultati della gestione del patrimonio stesso effettuato da parte della compagnia assicuratrice. Esiste però un’aliquota di retrocessione che rappresenta la percentuale della rivalutazione che viene versata agli assicurati e che non può essere inferiore ai tre quarti della stessa.

Siccome si tratta di un vero e proprio investimento sotto le sembianze di un’assicurazione, consigliamo di valutare bene le polizze che ci vengono proposte in base ai normali principi finanziari di impiego del capitale.

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Come per tutti i tipi di investimento perciò è bene ricordare che quando l’investitore partecipa alle operazioni finanziarie del debitore se ne assume anche i rischi (perdita del capitale). Se infatti è vero che le assicurazioni sono soggette a precise disposizioni di legge e difficilmente vanno incontro a fallimento, non esiste lo stesso principio per prodotti come le assicurazioni index linked (legate ad indici di azioni) o unit linked (legate a fondi).

Ricordiamoci che non esiste un rendimento minimo garantito a meno che una clausola che ci protegga da questo rischio non sia appositamente inserita nel contratto di assicurazione.

Un altro problema molto dibattuto riguarda la liquidità dell’investimento. Impegnare il proprio denaro per un periodo di tempo molto lungo significa non poterne disporre per lo stesso periodo. Recedere da un contratto di assicurazione sulla vita dopo pochi anni, può significare ricevere una somma di denaro inferiore alla somma dei premi versati.

Assicurazione vita : le tipologie, guida ai preventivi

L’assicurazione vita corrisponde a quella polizza che comporta il risarcimento del danno arrecato alla famiglia, dalla perdita di uno dei suoi membri che costituiva fonte di reddito. Tale forma di assicurazione è particolarmente adatta alle famiglie che dipendono da una sola fonte di reddito. In questo caso il premio assicurativo che si paga normalmente, è destinato alla copertura del rischio di morte di un soggetto. Qualora quell’individuo muoia prima dell’aspettativa di vita calcolata, il risarcimento sarà corrisposto ai beneficiari. Nelle assicurazioni vita vi è, infatti, una netta separazione tra il contraente, che sottoscrive l’assicurazione nei confronti della compagnia assicurativa (c.d. assicuratore), ed il beneficiario cioè colui che, in caso di morte prematura del contraente, riceverà il risarcimento che è stato stabilito nella polizza vita.

Tipologie di assicurazione vita:

In relazione all’evento possiamo distinguere:

  • Assicurazione in caso di morte: a questo tipo appartengono le polizze temporanee morte caratterizzate per la previsione di un periodo di tempo entro cui deve intervenire il decesso per aver diritto alla prestazione; se scaduto il termine l’assicurato è vivo l’assicuratore non esegue prestazioni;
  • Assicurazione per il caso di vita: l’obbligo per l’assicuratore sorge a una fissata scadenza se l’assicurato è in vita;
  • Molto più diffuse sono le assicurazioni vita miste. In altre parole sono polizze che oltre che prevedere il risarcimento in caso di morte, prevedono il rimborso del capitale pagato maggiorato degli interessi qualora il contraente rimanga in vita per un periodo superiore a quello calcolato.
  • Esiste poi anche l’assicurazione vita semi mista, che comportano una separazione del capitale, che costituisce il risarcimento, in due parti, la prima metà viene consegnata in caso di decesso del contraente e l’altra metà invece verrà erogata alla scadenza del contratto d’assicurazione.
  • A seconda della compagnia assicurativa sono disponibili anche forme di assicurazione vita mista ordinaria che si caratterizza per il fatto che il capitale del contraente viene restituito alla scadenza ma senza che il capitale venga rivalutato.
  • Ulteriore tipologia è la polizza vita a capitale differito, che permette al contraente di recuperare il capitale che ha pagato per il premio assicurativo rivalutato in base agli indici di mercato.

Le migliori compagnie (secondo Assicurazioniinitalia) :

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Possiamo individuare ulteriormente due clausole nelle assicurazioni vita, cioè long term care e dread disease. Nella clausola long term care, l’assicuratore versa il risarcimento a favore del contraente per l’eventuale perdita di autosufficienza nelle attività della vita quotidiana. Nel secondo caso, invece, la polizza comporta il versamento del premio assicurativo a favore dell’assicurato in caso di malattie gravi come infarti e tumori.

Riscatto e riduzione della polizza vita

Il riscatto dell’assicurazione vita consiste nel diritto del contraente di recedere dal contratto a cui consegue l’obbligo per l’assicuratore di versare una somma prefissata in relazione ai premi annuali pagati.
Il diritto di riduzione delle assicurazioni vita consiste nel diritto del contraente di cessare il pagamento dei premi non scaduti. Pur mantenendo il contratto anche se per una somma assicurata ridotta in proporzione ai premi versati. L’assicurazione può essere stipulata sulla vita di un terzo (se l’evento assicurato è la morte l’assicurazione non è valida senza consenso del terzo) o a favore di un terzo (viene stipulata per un fatto attinente la propria vita, ma la prestazione viene eseguita a favore di un terzo beneficiario).

Agevolazioni fiscali per l’assicurazione vita

Per le assicurazioni vita sono previste particolari agevolazioni fiscali. Innanzitutto il premio assicurativo è possibile detrarlo dalle tasse da dover pagare (nel limite massimo di 1.291 euro) e sottrarlo dal reddito nel calcolo delle imposte. Sono inoltre previste condizioni fiscali di tassazione particolarmente favorevoli rispetto a tutte le altre tipologie d’investimenti finanziari.